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al testo di nicol luccardi
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Il seme della sera oscura lo sguardo di un velato grigio e la fioca luce che ancor in me cerca la vita. Le case prive di colore e forma diventano muraglie per ogni fantasia. Gli alberi non hanno nidi nascosta è la vita tra le braccia di inanimati rami mossi a burattini dal soffio del vento. È una serata gelida di una primavera che lentamente si scrolla dalla sua coda la neve di un inverno che non offre fiori o aria di campagna. I cani rintanano il loro vivere in una cuccia di fortuna come l’uomo è avvezzo alla solitudine negli occhi la malinconia del suo destino. Ormai il freddo è più gelido della morte una coperta per avvolgere quel che è in noi più caro la vita semplice o avventurosa nel silenzio di un pensiero la luce di un’anima amica per una notte da vegliare. |
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